Negli anni in cui il quartiere Terravecchia iniziò ad espandersi e a popolarsi, nonostante la vicinanza della chiesa dell'Annunziata, che però era in diocesi di Nola, i cittadini sentirono il bisogno di costruirne una nuova in diocesi di Napoli. Fu eretta una modesta cappella dedicata a San Sebastiano. A causa di un cedimento delle strutture murarie, tale cappella rimase aperta per poco tempo. Nella stessa zona, Ferrante Strina proprietario di un vasto terreno, decise di erigere una nuova cappella. La chiesetta fu aperta al culto con decreto arcivescovile il 26 maggio 1618, intitolata alla Madonna della Pietà.
Completamente distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 1631, fu riedificata dagli Strina nel 1635 anche con il contributo dei fedeli, che la ingrandirono nel 1645 e riaprirono al culto con la benedizione del Cardinale Boncompagni. Questa cappella era ubicata a venti metri dalla Strada Regia delle Calabrie in un bel spiazzo alberato, spazio delineato tra gli odierni vico Pace e vico Neve.
Il 19 gennaio 1668, il decreto del cardinale di Napoli Innico Caracciolo, istituì la nuova parrocchia dello Spirito Santo, la cui sede dal 1 aprile 1669 al 17 maggio 1834, fu fissata nella Cappella della Pietà, a cui venne affiancata una nuova costruzione, in cui trovarono posto la sagrestia e la canonica. Ulteriori ampliamenti furono eseguiti tra il 1672 ed il 1742 con contributo della famiglia Colonna. La chiesa fu ulteriormente allungata aggiungendo altre due cappelle protese verso la strada regia, fu costruita la torre campanaria e fu inglobata l'originaria cappella della Pietà.
In seguito all'aumento demografico della zona, il Cardinale Alessio Ascalesi l'8 agosto 1926, elevò la rettoria nuovamente a parrocchia, sotto il titolo dell'Immacolata Concezione. A ricordo dell'istituzione nella chiesa furono murate due lapidi. Ogni anno nel giorno dell'Immacolata Concezione si rinnova il tradizionale incendio simulato del campanile, da parte del Corpo dei Vigili del Fuoco.
La chiesa è composta da tre piccole navate. In fondo alla navata di destra si nota la tela raffigurante la Pietà di cui non si conosce l’autore, la supposizione è che questo quadro fosse collocato sull’altare maggiore dell’antica cappella Strina. Nel centro della navata principale vi è un antico pulpito di marmo, dove al di sotto di esso è posta una lapide, che ricorda che in alcune ricorrenze qui vi aveva predicato Alfonso Maria de' Liguori. Nella Cappella della Pietà è conservato il battistero risalente al 1668, la cui data è incisa sulla vasca.
Gli affreschi della volta furono dipinti dal pittore torrese Vincenzo Bisogno. Quello centrale rappresenta l'Immacolata che intercede presso Dio affinché liberi Torre Annunziata dall'epidemia di colera, mentre gli altri due rappresentano rispettivamente la nascita di Maria Santissima e la presentazione al Tempio di Maria con Sant'Anna e San Gioacchino.
Tra i quadri è degno di nota un dipinto su tela raffigurante la Crocifissione, attribuito alla bottega di Mattia Preti, trafugato, ritrovato e ricollocato nella Parrocchia dell’Immacolata il 21 marzo 2013.