Torre Annunziata

Oplonti nascosta - La Villa “B”

A 300 metri di distanza dalla Villa di Poppea, è stata ritrovata un’altra costruzione, la Villa B, ovvero la Villa di Lucius Crassius Tertius, il nome del proprietario che ci è pervenuto inciso su un sigillo bronzeo. La Villa non era finalizzata all’otium come quella di Poppea, ma al negotium, era infatti un’azienda agricola destinata alla vendita all’ingrosso di vino, olio, garum e derrate alimentari. Ciò è dimostrato dal ritrovamento di numerose anfore.

L’edificio è composto da un piano superiore, nel quale viveva il proprietario con la sua famiglia, come dimostra il ritrovamento di una meravigliosa cassaforte, munita di un sofisticato procedimenti di apertura e ornata di pregevoli decorazioni in bronzo,  e un piano terra, nel quale vi erano magazzini e ambienti da lavoro.

Mentre la Villa A era deserta al momento dell’eruzione del 79 d.C., in quanto in fase di ristrutturazione, nella Villa B è stato possibile rivenire diversi scheletri. Essi sono stati oggetto degli studi antropologici, isotopici e di DNA, condotti in collaborazione con l’Università Americana del Michigan.

Su alcuni di questi corpi sono stati rinvenuti i cosiddetti Ori di Oplontis: tra di essi vi sono collane di vario genere, ad esempio di cristallo di rocca, collane a bandoliera e collane composte da vaghi d’oro e smeraldi, anche con pendenti; anelli particolari, tra cui uno a corpo di serpente; bracciali, come un’armilla a corpo di serpente a spirale e armilla a verga tonda cava.