Il parco civico Meyer-Wenner nacque dall’acquisizione di terreni agricoli effettuata nella metà dell’Ottocento dal maestro tintore Giovanni Giacomo Meyer, per impiantarvi una tintoria di “rosso di Adrianopoli” che si ricavava dalle radici della robbia, presenti in abbondanza nelle acque del fiume Sarno. La parte più vicina all’impianto industriale fu utilizzata come ampliamento dello stenditoio all’aria aperta, dove si asciugavano filati e tessuti sottoposti a sbiancamento e coloritura. L’azienda si espanse notevolmente negli anni e, con Roberto Wenner, fu acquisito tutto lo spazio disponibile ai confini del parco. Diverse centinaia di essenze arboree, arbustive ed erbacee furono messe a dimora, e due grandi serre furono costruite per coltivare piante esotiche.
Alla morte di Wenner, nel 1919, il parco ed il palazzo Meyer furono ereditati dai figli, e nel 1933 furono acquisiti dal Comune di Scafati: il palazzo divenne sede comunale, il parco fu reso pubblico.
Purtroppo nel corso degli anni sono andate perse importanti preesistenze storiche come il Casino nobile, il Giardino d’inverno ed il bellissimo edificio della vecchia fabbrica dei Meyer, demolito dopo il terremoto del 1980.
La passeggiata nella loro villa divenne per gli Scafatesi un rito settimanale, dedicato alle camminate fra aiuole e bordure ricche di colori in ogni stagione, prati perfettamente tenuti, alberi curati con scrupolosa attenzione, serre attive nella produzione di tutte le varietà di fiori ed essenze. Il parco chiudeva nel Novembre 2018 a causa di gravi avversità metereologiche, per poi riaprire il 14 Giugno 2020.