Il santuario della Madonna dei Bagni, intitolato a “Maria Santissima Incoronata” è ubicato nella contrada omonima al confine sud della città. Il santuario si trovava precedentemente nel comune di Angri e passò a Scafati nel 1928 come compensazione per il territorio ceduto per l’istituzione di Pompei come comune autonomo.
La devozione alla Madonna dei Bagni è molto radicata e si origina da molteplici guarigioni di malattie cutanee avvenute col bagno in una fonte. Secondo la leggenda ogni anno la notte prima della festa un angelo scende a benedirla e per accoglierlo la fonte viene ornata di fiori.
Vicino alla fonte, ritenuta miracolosa, venne costruita una cappella votiva sostituita in seguito da una chiesa.
L'attuale Tempio è costruito in stile tardo barocco ed è andato a sostituire una più antica chiesa che ivi sorgeva, la facciata imponente e maestosa si mostra in tutta la sua eleganza e tre ampie fornici danno ingresso al pronao. L'ampio interno a tre navate, riccamente decorato con lesine e capitelli classicheggianti manifestano una ricerca del bello non comune ad altri luoghi di culto. Il presbiterio di assoluta bellezza è interamente ricoperto in mosaici di marmo del settecento, così come l'altare maggiore di chiara fattura napoletana. Al centro si staglia la pala d'altare datata 1639 che rappresenta la Madonna dei Bagni e il Miracolo della Fonte, mentre ai lati due tele di notevoli dimensioni raccontano la nascita della Vergine e la presentazione al tempio della Stessa, entrambe opera di Giovan Battista Lama del 1723. Sono presenti affreschi di straordinaria fattura, opera di artisti come Gaetano D'Agostino e Salvatore Postiglione. La Cupola è stata interamente affrescata nel 2008 dall’artista Giancarlo Pignataro che illustra il miracolo della Fonte ed esalta la figura della Madonna. Negli intradossi dei quattro archi che reggono la cupola sono dipinte figure di Profeti. Nei pennacchi invece sono dipinte figure allegoriche di virtù.
Tutto l'insieme è un'esperienza sensoriale e intima da non perdere dove fede e arte si uniscono diventando un tutt'uno.