La storia delle acque salutari delle Terme Vesuviane affonda le sue origini in tempi remoti.
Come ci raccontano le testimonianze storiche reperite nel corso dei secoli, e confermate dagli scavi archeologici effettuati nell’area durante gli ultimi due secoli, il primo impianto termale a servizio della comunità romana apparteneva al Console romano Marcus Crassus Frugi.
L’impianto serviva la popolazione di estrazione alto borghese e patrizia che abitava quelle che erano le ridenti plaghe di Oplontis, suburbio esclusivo della vicina Pompei. Tale attribuzione è suffragata da un’epigrafe latina ritrovata nel 1749, apposta nei pressi di Porta Marina a Pompei, in cui si legge: THERMAE M. CRASSI FRVGI AQVA MARINA ET BALN(EVM) AQVA DVLCI IANVARIVS L(IBERTVS).
L’eruzione del 79 d.C., rovinando su tutto quanto si trovasse ai piedi del Vesuvio, distrusse anche l’antico impianto termale romano, celandolo per oltre diciotto secoli, fino a quando l’acume imprenditoriale del generale borbonico al di qua del faro, marchese Vito Nunziante, il 18 giugno del 1831, individuò una bolla d’acqua mineralizzata, osservabile nello specchio d’acqua prospiciente la costa di Capo Oncino.
Il gerarca borbonico senza indugi si munì della concessione francese e di una macchina innovativa per la trivellazione artesiana, affidatagli dalla compagnia Sebezia, e cominciò a praticare i primi sondaggi sotto il costone vulcanico torrese.
I risultati non tardarono ad arrivare. Già dopo poche indagini risalirono le prime acque fortemente mineralizzate, le quali, dopo una serie di approfondite analisi effettuate da vari luminari dell’epoca, nel 1833 vennero dichiarate altamente terapeutiche.
Nacquero così le Terme Nunziante.
Da quel momento la sua fonte minerale, inizialmente utilizzata anche come acqua potabile, apportò grandi benefici alle persone che lì si recavano per curare e trovare sollievo ai propri malanni fisici.
In quasi due secoli di storia le antiche Terme Nunziante, divenute poi Nunziante-Montella, e ancora Vesuviane, come attualmente sono indicate, rappresentano un vanto per il territorio di Torre Annunziata, un’azienda importantissima che fonda il proprio operato clinico sul prezioso contesto storico culturale che le contraddistingue.